martedì 5 maggio 2015

Das Lichtleiter: Il Primo Endoscopio

Nel 1805, Philipp Bozzini, un dottore di origini Italiane nativo di Meinz, in Germania,  costruì il precursore dell'endoscopio, nel tentativo di esaminare internamente gli organi come uretra, utero, orecchie e altri.
Bozzini chiamò il suo strumento Lichtleiter (lett. "conduttore di luce"), e fu realizzato per essere presentato al Josephinium (costruito dal 1783 al 1785), il museo principale dell'Università di medicina di Vienna.
Esso fu costruito per essere utilizzato nell'esame della laringe, ma in seguito, con alcuni adattamenti, trovò utilità anche nel campo della ginecologia e dell'urologia.
Il lichtleiter era costituito originariamente da due tubi sottili in alluminio, alle quali estremità erano posizionati degli specchi che potevano essere concavi, convessi o piatti, disposti e angolati in modo appropriato.
All'interno del dispositivo era posta una candela con altrettanti specchi quanti erano i tubi, e aveva la funzione di trasmettere la luce all'interno della cavità.
Gli specchi nei  tubi stessi permettevano alla luce proveniente dalla candela di riflettersi e tornare indietro consentendo ai medici di vedere all'interno del corpo del paziente.
All'epoca, le conoscenze di ottica erano abbastanza scarse e in seguito la presenza di un secondo tubo si rivelerà inutile, dato che un tubo singolo è sufficiente per trasmettere la luce in entrambe le direzioni.
Una foto dell'endoscopio di Bozzini.
Nella targhetta bianca è possibile leggere: "The Bozzini's Endoscope, circa 1806".

mercoledì 29 aprile 2015

Il Panharmonicon: uno strumento dalle tante facce


Il Panharmonicon è un particolare strumento musicale ideato e creato Johann Nepomuk  Maelzel, uno showman, inventore e ingegnere Tedesco conosciuto principalmente per aver costruito diversi strumenti musicali e una macchina capace di giocare a scacchi (ovviamente un falso). 
Lo strumento in questione poteva imitare una grande varietà di strumenti musicali,  ma soprattutto effetti sonori come spari di cannone e armi da fuoco in generale. 

Maelzel era amico di Ludwig Van Beethoven, suo ammiratore, che nel 1813, dopo la sconfitta di Giuseppe Napoleone Bonaparte (fratello maggiore di Napoleone Bonaparte),  da parte del Duca di Wellington, consigliò al famoso musicista di commemorare questo evento con una composizione: "La Battaglia di Vitoria" o "Vittoria di Wellington". 
Tale componimento, secondo i  piani di Maelzel, doveva essere eseguito con la sua invenzione, ma Beethoven scrisse quest' opera per un grande numero di strumenti, rendendone impossibile l'esibizione con il Panharmonicon.
Un esemplare fu distrutto nel museo di Landesgewerbe, presso Stuttgart, durante un raid aereo nella Seconda Guerra Mondiale. Ne esistono tuttavia degli altri.

 
Un' illustrazione del Panharmonicon 
Al di sotto, Il componimento "La Vittoria di Wellington".
(da non confondere con la vittoria di Wellington a Waterloo nel 1815).


L'idea del Refrigeratore

Il Refrigeratore. Un'idea ed una innovazione straordinaria. Da quasi 2 secoli  permette di conservare cibi per lunghi periodi di tempo prima che vadano a male.
Ma all'alba del XIX secolo, le conoscenze di meccaniche e tecnologiche non ne consentivano la costruzione. 
Dobbiamo tuttavia ad Oliver Evans, un prolifico inventore, ingegnere e uomo d'affari di Newport (Delaware), l'ideazione e la progettazione, almeno su carta, del primo refrigeratore.

Nella sua Guida per L' Ingegnere del Vapore (Steam Engineer's Guide), di cui avremo modo di parlare in altri post, Evans annotò che generando il vuoto in un contenitore con dell'acqua, si sarebbe abbassato il suo punto di ebollizione con un conseguente raffreddamento. In seguito, osservò che il vuoto (vacuum) produceva lo stesso effetto con l'etere e il conseguente raffreddamento sarebbe stato sufficiente a produrre ghiaccio. 
L'inventore, oltre che descrivere ogni componente in modo dettagliato, progettò un intero refrigeratore a vapo-compressione che venne proposto proprio nel 1805. Evans non costruì mai nessun prototipo di questa invenzione, ma nonostante ciò, è stato sicuramente in anticipo per il suo tempo.

Possiamo considerarlo a pieno titolo il padre del Frigorifero.

Un ritratto di Oliver Evans

Un esempio di refrigeratore della seconda metà del XIX secolo





Napoleone Re D'Italia

Il 26 Maggio 1805, Napoleone Bonaparte viene incoronato Re D'Italia nel Duomo di Milano, ricevendo la Corona ferrea, che la tradizione vuole che contenga uno dei chiodi che crocifissero Gesù.
In questa occasione avrebbe pronunciato la famosa frase: "Dio me l'ha data, guai a chi la tocca", riferendosi ovviamente alla preziosa reliquia. La sua egemonia finirà qualche anno più tardi, nel 1814.

Napoleone Bonaparte, Re D'Italia, ritratto da Andrea Appiani.

Una moneta da 40 Lire del Regno D'Italia, con una raffigurazione dello stemma Araldico di Napoleone
Imperatore della Francia e Re D'Italia. 

martedì 21 aprile 2015

Introduzione: Contesto Storico e Tecnologico

Come già sottolineato nella descrizione, l'intento principale di questo blog è di fornire una panoramica multimediale sulle innovazioni e gli avvenimenti nel 1805
E' finito XVIII secolo e siamo in piena rivoluzione industriale. La prima grande rivoluzione tecnologica su larga scala. 
Il termine rivoluzione, è inteso, in questo senso, come rottura con il passato. Una rottura che ha favorito grandi cambiamenti sociali, politici e culturali che si sono protratti sino al XX secolo ed oltre. Per comprenderne la portata, è giusto cercare di delineare le tappe che hanno portato alla nascita dell'industria, anch'esse rotture, rivoluzioni nel sistema produttivo. 
Dopo la caduta dell'impero romano d'Occidente, entra in crisi l'intero sistema di produzione schiavistico che aveva reso disponibile una quantità ingente di forza lavoro, oltre che introdotto quel rapporto servo-padrone, grande ispiratore di Hegel nella sua dialettica. Si apre in seguito, il periodo Medioevale, caratterizzato dalla presenza del Signore e dal feudo, che lascia il posto al sistema di produzione capitalistico intorno al XVII. Nasce contemporaneamente e conseguentemente la Borghesia. 
E con essa si instaurano tutti i presupposti per la nascita dell'industria, la comparsa dell'operaio salariato e un cambiamento della concezione di proprietà privata.
Quando la nuova classe prende coscienza di poter essere proprietaria della propri mezzi di produzione, e di poter acquistare forza lavoro in cambio di un salario, si diffonde in Europa la mentalità capitalistica. La crescente domanda di profitto tra le varie imprese, unita ad un'agguerrita competizione, permettono di innovare e rinnovare in modo continuativo il metodo di produzione. 
Tutto si traduce in una più vivace ricerca nell'abbattimento del costo e dei tempi di produzione. 
Una ricerca, istituita appositamente dalle grandi potenze Europee o finanziata dall'impresa stessa. 
Questo è il particolare contesto in cui si colloca il 1805. Un contesto fortemente dinamico, dove ogni scoperta, ogni invenzione, poteva potenzialmente "cambiare il mondo", trasformarsi cioè, in innovazione tecnologica. 
Con l'ausilio di immagini e documenti si cercherà di realizzare  "un'affresco" che riesca, in modo conciso e diretto, a tirare le somme di questo anno.